Descrizione
Miriadi di impulsi ogni attimo. Corriamo senza sosta in un mondo che ruota vorticosamente, troppo impegnati nella ricerca del tempo che è già passato. Vediamo chi ci sfiora, sentiamo chi ci parla. La vita scorre sopra le nostre teste e se proviamo ad alzarci un po’, sembra quasi di venirne travolti. Ed ecco che ci curviamo di nuovo, continuando chini la corsa, dimentichi della folata di vita. Sogni, passioni sopite e il respiro che continua nella sua pigrizia frenetica. La sosta perde la sua essenza di momento di riflessione per diventare sinonimo di straniamento. Imperativo è allora riappropriarci di noi stessi. La testa è alta, lo sguardo attento. Guardiamo attorno a noi particolari che si impongono titanici alla nostra vista. Ascoltiamo gli antichi rumori indistinti, ricchi di nuovo senso. L’idea prende forma nella nostra mente e viaggia su zefiro di vita fino alla mano che impugna la penna e, sopraffatta dalla volontà risvegliata, materializza parole. E le parole si trasformano in energia per azioni capaci di rallentare e cambiare il vorticoso moto terrestre. Bussola e leva del nostro agire deve allora diventare “Themis”, per gli antichi greci la personificazione dell’ordine legale, della giustizia eterna e del diritto, la dea delle leggi naturali che vigila su ciò che è lecito e illecito. Una raccolta di idee, di parole, di persone. Il tempo della vita è diverso per ciascuna di esse, ma la capacità di pensiero e il potenziale di azione è il medesimo. Uno il leitmotiv tra le righe: io e l’altro. Perché è dal confronto con l’altro, sia questo materiale o immateriale, che scaturisce la piena consapevolezza di sé e del mondo che ci circonda. E la consapevolezza è il primo passo, il secondo è lasciare un segno del nostro passaggio.