Descrizione
“La vita o si vive o si scrive, io non l’ho mai vissuta, se non scrivendola: così Luigi Pirandello, in uno dei suoi più illuminanti romanzi, Il fu Mattia Pascal. A questa frase, istintivamente, ho pensato, leggendo il suggestivo manoscritto de Il guado. Senza tirar fuori alcun parallelismo forzato, senza imbarcarmi in alcun paragone, sembrava proprio, leggendo quelle pagine, che Rino Tringale fosse stato capace, al tempo stesso, di vivere e di scrivere. Di descrivere la vita, di raccontarla, di enucleare da episodi, fatti e personaggi in cui s’era imbattuto un piccolo nocciolo di verità e, nonostante tutto, un barlume di speranza. Tringale ha viaggiato molto; e, pertanto, ogni pagina di questo libro è un miscuglio di autobiografia e di sogno. E ciò che, a prima vista, appare fantasioso, a volte è brillantemente o dolorosamente reale; così come piccoli eventi reali non potrebbero esistere senza una sbrigliata, audace ed a tratti inquietante fantasia. Il guado va letto davanti ad un mappamondo, per provare la rara ma ammaliante emozione di vivere gli eventi come se stessero accadendo in quel momento e, contemporaneamente, di scrutarli dall’alto della geografia e della geopolitica, come da un satellite. Il mondo è innegabilmente – e magnificamente – vario e sfaccettato: solo cercando di conoscerlo potremo salvarlo. Salvarlo da noi stessi.”