Descrizione
Una raccolta frammentaria, divisa in sezioni e in liriche singole, i cui versi parlano di una poesia visionaria, di amori spirituali e carnali, di un breve esilio, di affetti primordiali minati dalle fondamenta. Ogni poesia è una parziale prospettiva sul mondo, frammento vitreo di uno specchio infranto. A unire questi pezzi, dispersi come pulviscolo astrale, un movimento circolare. La primavera, sbocciata nella prima sezione, ritorna nell’ultima lirica, ponendo fine all’inverno. E così si alternano musicalmente le stagioni, come i personaggi della Danza di Matisse.