Descrizione
I testi di Daniele Lamuraglia sono sempre radicati nella realtà di una diffusa discriminazione sociale e razziale, e quindi di una epidemica inquietudine soggettiva sconfinante nella disperazione, ma sempre si sottraggono alla resa puramente realistica attraverso una visionarietà che fa appello al sacro o al favolistico o al mitico. Un teatro di continua sperimentazione in difficile equilibrio tra presente e passato, ma sempre con uno sguardo a un futuro sperabilmente diverso. Un teatro che possa, chissà quando, ruotare finalmente su se stesso e da back-stage ritrovare il front-stage di una rappresentazione senza esclusioni e alienazioni insormontabili.