Descrizione
“Questo non è il libro che avrei voluto scrivere” commenta l’autrice nella lettera al lettore che apre il volume Sguardo allo specchio: storie di vita e di pensiero. Infatti, l’autobiografia parziale scritta da Graciela N. Ricci inizia col racconto del furto di un manoscritto onirico che provocò una crisi intensa nella sua vita, modificando in parte il percorso e gli obiettivi formativi e professionali che si era pre-fissata, oltre ai progetti del libro che intendeva scrivere e che rimase incompiuto. La storia, pensata inizialmente in memo-riam patris a un anno dalla sua morte, per raccontare il modo in cui l’autrice riuscì a sciogliere i vissuti conflittuali legati alla figura paterna, finisce per diventare un racconto quasi avventuroso che oltre a descrivere le peripezie (interiori ed esterne) che la portarono dall’Argentina in Italia, e le tecniche utilizzate per trasformare la sua visione del mondo, diventa anche un utile raccolta di riflessioni psico-filosofiche capaci di spingere il lettore a guardarsi, come l’autrice, nello specchio dell’anima per trovare il disegno interiore legato al significato essenziale della propria vita.