Descrizione
Due poeti che dialogano con tre fotografi e una disegnatrice. Elisa D’Agata, Antonino Di Giovanni, Giovanni Caviezel, Francesco Di Giovanni, Dario Mascali e Francesca Graziano, un gruppo di artisti che intrecciano una pluralità di linguaggi raggiungendo un esito assai felice. Un lavoro ben congegnato e di rara freschezza, un volume che si lascia sfogliare rapidamente dalla prima all’ultima pagina, ma nel quale si può rimanere imbrigliati se si focalizza l’attenzione su alcuni dettagli. Un laboratorio che certamente lascia intravedere un ulteriore sviluppo dato un esperimento così significativo e appassionante. La scelta del bianco e del nero nella parte iconica risulta incredibilmente idonea a restituire sia l’effetto teatrale (e in particolare drammatico) delle ombre dei soggetti fotografati, sia la vena ironica che percorre la parte grafica. Le scale di grigi costituiscono l’ossatura per il sentiero meditabondo delle parole. Due preziosi contributi critici completano il volume e tentano le prime letture di un’opera che sembra contenere soltanto in sé stessa le proprie chiavi ermeneutiche.