Descrizione
Viviamo intessuti dei sentimenti che ci legano ai familiari, ai colleghi di lavoro, agli amici. Spesso queste relazioni si confondono fra loro, appannando il vero sentire e allontanandoci dalle persone cui siamo disperatamente legati, ma dalle quali, il tempo e gli affanni ci allontanano inesorabilmente.
La protagonista di questo romanzo poetico, (o di questa poesia in prosa) scopre la condanna a morte del padre decretata da un male incurabile.Lei, infermiera, si ritrova violentemente dall’altra parte della barricata, a vivere personalmente le tragedie che tutto il giorno , nel suo lavoro, cerca di arginare con la sua professionalità e la sua dolcezza. Esplode in lei prepotente, disperato, il bisogno di ritrovare l’uomo che è stato suo padre, l’amore che lo ha pervaso, la determinazione che lo ha accompagnato nei suoi passi terreni. Ci viene narrato un doppio cammino, con voce che spesso si incrina nel pianto, il rianimarsi di amorevoli sentimenti, che finalmente danno un senso al rapporto padre-figlia, ed il cammino spirituale, alla morte dell’uomo, che pervade il cuore di un dolce calore, consolandolo.
Giusy Milone, ci fa tanto riflettere, con le sue parole, sui veri significati delle piccole cose; ci commuove e ci consola, conducendoci per mano, lungo una storia che è storia di tutti.