Descrizione
Nel breve romanzo si narra la leggenda del Regolo: un immenso serpente (15 metri di lunghezza, 1 tonnellata di peso, un millennio e oltre di vita), che pare sia stato avvistato in queste zone dell’Umbria durante la seconda guerra mondiale. La leggenda è strettamente legata alla vita di Adelmo: un partigiano della 4^ Brigata Garibaldi operante in Umbria tra la Valtopina e la valle del Chienti. E’ dal suo immaginario diario che il romanzo trae spunto. Sarà Dario Morganti a svelare il mistero che in esso si nasconde. Il Regolo (piccolo re, reuccio, ras), a quanto narra la leggenda, è in grado d’incantare le persone per farli vivere in lui nella sua lunga vita con il pensiero. E’ una sorta di separazione tra il corpo e la mente. Una reincarnazione puramente mentale. Spirituale. Nel romanzo si rievocano misteriose morti di individui in fuga dal mondo per vivere in lui. Ma il Regolo è anche capace di rinsavire i pazzi e gli handicappati di mente. Pare che un simile rettile sia presente, da secoli, nella tradizione cinese.