DOMENICO CACOPARDO
Domenico Cacòpardo (Rivoli, 25 aprile 1936) è un magistrato, scrittore e conduttore radiofonico italiano. Nonostante sia nato in Piemonte visse la sua prima infanzia in Sicilia, regione da cui proveniva il padre, originario di Letojanni e di Savoca. La continua frequentazione dell'isola l'ha reso siciliano a tutti gli effetti. Ha avuto una vita da girovago, prima appresso ai suoi genitori e poi da solo, tra Viterbo, Bologna, Napoli, Roma, Venezia e Parma, dove vive oggi. Prima e dopo la laurea in giurisprudenza ha collaborato spesso e per lunghi periodi con quotidiani e riviste, come la Gazzetta di Parma e L'Unità, e ciò probabilmente ha giovato al suo stile, che riesce a proporre vicende legate all'attualità senza scadere nel didascalismo. Dopo la laurea ha intrapreso la carriera giudiziaria ed in seguito è stato anche capo di gabinetto di alcuni ministri e presidenti del Senato e, infine, è stato nominato consigliere di Stato. Prima di esordire come romanziere ha pubblicato numerose monografie di carattere giuridico ed un saggio sul pensiero di Bergson, oltre ad alcune raccolte di poesie, fra cui L'implicito sublime, che gli è valso l'assegnazione del premio Pedrocchi nel 1987. Ha però ottenuto l'attenzione del grande pubblico solo quando ha pubblicato "Il caso Chillè", romanzo ambientato a Messina (scelta non banale ed apprezzata dalla critica), i cui eventi si snodano sull'alternarsi dei registri della commedia e della tragedia, come nella migliore tradizione del giallo siciliano. Col successivo L’endiadi del dottor Agrò, ha preso forma uno dei suoi più fortunati personaggi: il sostituto procuratore Italo Agrò, alter ego dello scrittore, che da alcuni anni lo anima durante il programma "il taccuino del dottor Agrò", in onda ogni sabato pomeriggio sull'emittente nazionale Radio 24. Agrò è poi tornato anche in alcuni dei successivi romanzi. In Giacarandà si è poi cimentato col sottogenere del romanzo storico, immergendo i suoi nuovi personaggi nello scenario di una Sicilia settecentesca, scossa da profondi conflitti in cui le vicende familiari ed amorose di un triangolo ante litteram (la microstoria) s’intrecciano con quelle politiche di una guerra fra opposte consorterie aristocratiche e clericali, che avvengono sullo sfondo (macrostoria). Carne viva, l'ultimo romanzo di Cacòpardo, riprende le vicende di Giulio Limuri, già protagonista di Giacarandà.